Il Consiglio Comunale ha approvato il 5 giugno 2023 con un lungo e approfondito dibattito la mozione “Contro l’impoverimento culturale rilanciare la partecipazione dei cittadini con la creazione di una politica torinese di Welfare Culturale” di cui sono stata prima firmataria e firmata da Elena Apollonio, Lorenza Patriarca, Alice Ravinale, Amalia Santiangeli, volta a contrastare diseguaglianze crescenti e povertà educativa ed esperienziale con una politica torinese di welfare culturale che dia valore a una lunga storia di pratiche virtuose territoriali, mettendole a sistema.
Nel testo della mozione, abbiamo sottolineato come l’articolo 9 della #Costituzione recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura”, ma recenti rapporti Istat fanno emergere un Paese diseguale anche sotto il profilo della partecipazione culturale e un impoverimento della società italiana nel fruire di arte e cultura.
Ho dettagliato i vari punti del documento che impegnano Sindaco e Giunta comunale ad alcuni interventi:
- prima di tutto a censire e analizzare le sperimentazioni di welfare culturale in corso, attraverso il coinvolgimento delle istituzioni culturali, degli enti di ricerca e delle organizzazioni di Terzo Settore, per sviluppare un piano di indicatori necessari a raggiungere obiettivi di impatto nelle programmazioni di welfare culturale;
- mettere a sistema le esperienze grazie all’attivazione di un tavolo interassessorile e intersettoriale;
- realizzare un’alleanza cittadina del welfare culturale come strumento preparatorio alla costruzione di una vera e propria politica in materia;
- definire in modo partecipato un Piano per la costruzione di un’agenda strategica cittadina del welfare culturale per indirizzare e implementare politiche integrate a Torino e nella città metropolitana, sviluppando sinergie con altre città italiane, ed esplorando le possibilità di finanziamento europeo annunciate dalla Commissione con il work plan 2023-2026.
Vogliamo fare della partecipazione culturale dei cittadini una nuova politica pubblica. Abbiamo bisogno di nuove politiche pubbliche e di una politica di Welfare Culturale.
Nuovi sono i bisogni culturali e sociali delle persone e innovative sono le sperimentazioni che reti di agenti del cambiamento stanno realizzando da decenni nelle comunità locali, per realizzare multiformi iniziative che garantiscano alle persone di stare bene e di stare meglio, attraverso iniziative culturali.
Ma mille progetti non fanno una politica! Non basta aggiungere e inventare nuove attività culturali per realizzare nuove politiche pubbliche.
Chiediamo quindi di mettere a sistema le tante attività che la Città realizza in campo di Welfare Culturale. Sviluppare un centro di competenze. Individuare centri di costo. Investire in risorse umane per programmare l’azione di un nuovo settore che connetta sociale e culturale. Lo sforzo della messa a sistema di un reale ed effettivo Welfare Culturale può farla solo l’Amministrazione comunale.
Il testo completo della mozione n. 31 approvata è disponibile qui