Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato, nella seduta di lunedì 26 giugno 2023, l’ordine del giorno che ho sottoscritto come prima firmataria insieme ad Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) dal titolo “I diritti presi sul serio. Garantiamo il rilascio dei documenti, superiamo il precariato di Stato”, con l’obiettivo di rendere più efficace e dignitoso il servizio di rilascio di documenti e permessi di soggiorno alle persone straniere presenti in città.
- Centinaia di persone sono costrette a stare in coda dall’alba, con qualsiasi tempo, sotto la pioggia battente o sotto un sole cocente, senza avere alcuna garanzia di accedere all’Ufficio immigrazione di corso Verona 4, spesso perdendo intere giornate di lavoro.
- Gli appuntamenti vengono fissati a mesi di distanza e i permessi vengono rilasciati con attese anche di anni.
- Stiamo parlando di richiedenti asilo, nuclei familiari con figli minori, persone malate e vulnerabili, minori non accompagnati, che hanno il diritto di ottenere, in tempi rapidi, il rilascio e il rinnovo dei loro documenti di soggiorno in Italia.
- Fra le cause di questa grave situazione dell’Ufficio Immigrazione, c’è il precariato del personale che vi lavora, come è stato denunciato dall’Associazione Studi Giuridici Immigrazione, CGIL-CISL-UIL e tante altre associazioni cittadine.
“Con questo atto chiediamo di stabilizzare urgentemente il personale precario che opera negli Uffici Immigrazione e di migliorare le condizioni di lavoro per gli operatori e le operatrici”, abbiamo sottolineato.
Mentre invece la posizione del Governo va nella direzione opposta, lasciando a casa oltre 1.200 lavoratori e lavoratrici di Questura e Prefettura e aggravando così ulteriormente il ritardo nel rilascio dei documenti.
L’atto chiede che il Comune di Torino prosegua il dialogo con Questura e Prefettura per far sì che il servizio di rilascio dei documenti diventi sempre più efficace e accessibile, all’insegna del rispetto per le persone richiedenti.
“Il ritardo nell’accesso ai documenti non è un problema burocratico ma una grave questione sociale, perché lascia le persone straniere in un limbo ingiusto che le rende fragili e ricattabili, impedendo percorsi reale di inclusione”, abbiamo concluso.
Martedì 4 luglio 2023 si è svolto un presidio in piazza Castello, organizzato dai sindacati, in difesa dei diritti di migranti e personale di polizia.
Qui il testo completo della proposta di Ordine del Giorno n. 27